martedì 15 ottobre 2013

Frutteto Fogliarino



Arriviamo in Sicilia dopo un incredibile viaggio di due giorni risalendo la Puglia, attraversando tutta la Calabria e passando poi lo stretto di Messina, ringraziando la nostra fidata pandina per non mollarci mai, anche nei percorsi più estremi.


Totò ci osserva curioso al nostro arrivo

Il nostro primo incontro sarà con Angelo e Cristina ed il loro Frutteto Fogliarino.


Colata lavica ai piedi dell'Etna

A Piedimonte Etneo ci troviamo, come suggerisce il nome, proprio ai piedi dell’Etna. Una terra di una bellezza disarmante, ricca e fertile come poche, scelta da noi come primo incontro con la Sicilia.




Tagli per estrarre la resina di pino

Il viaggio da Messina è breve ma, se non si hanno indicazioni corrette ed una buona mappa, in Sicilia si rischia di rimanerci intrappolati (il che non sarebbe così male!!!).
Chiamiamo così Cristina per darci le indicazioni e arriviamo senza problemi da Frutteto Fogliarino.


La giungla di Frutteto Fogliarino

Circa un centinaio di piante da frutto, ulivi, un bellissimo orto terrazzato ed una vigna sono le caratteristiche dell’ettaro di terra che Cristina ed Angelo hanno rilevato e riportato allo splendore sei anni fà.


Angelo e Cristina

Angelo, Catanese ex architetto e guida turistica e Cristina, danese di origine che per anni lavora nel mondo del turismo in Italia e all’estero, si incontrano e decidono insieme di partire con il loro progetto.
Amano la Sicilia, lavorare la terra, il buon cibo e tanta compagnia.



La nostra stanza


L'Etna di prima mattina

Alloggiamo in una roulotte extra-lusso che per circa un anno è stata la loro stanza da letto durante la costruzione della casa, la spettacolare vista sull’Etna che abbiamo dal terrazzino è la ciliegina sulla torta.



Ladri di fichi d'India





Partecipiamo principalmente alla costruzione di una nuova parte di casa che sarà poi la nuova sala. 
Tagliamo la legna per l’inverno, raccogliamo frutti e le prime olive che saranno poi trasformate in olive da tavola e profumatissimo olio siciliano.
Ci divertiamo, in Sicilia si và ancora al mare e Cristina, ogni pausa pranzo corre a farsi un bagno
nella splendida spiaggia, ormai deserta, sotto casa. 







Raggiungiamo probabilmente l’apice del nostro viaggio in Sicilia il secondo giorno, in paese c’è la festa della vendemmia e la sera suona un famoso cantante di musica popolare catanese, BriganTony.
Angelo e Cristina insistono nel portarci dicendo che non possiamo assolutamente perdere il suo concerto, ed hanno ragione.
Brigantony canta la Sicilia, soprattutto la sua Catania, i testi sono ricolmi di parolacce, battute sconce e doppisensi ma anche messaggi sociali e scenette dedicate alla politica, criticando l’operato degli ultimi anni in Sicilia.
Tutti lo conoscono e tutti cantano in coro le sue canzoni, ci divertiamo e andiamo a letto cantando La Sucalora (il biberon in dialetto catanese), canzone che non ci è ancora andata via dalla testa.


In cammino sull'Etna guidati da Angelo









La discesa negli inferi

Abbiamo anche l’opportunità di partecipare alla nostra seconda vendemmia da “Terre di Trente”, un’azienda vicina gestita per l’appunto da Trente, canadese e Filip, belga, due simpatici amici di Cristina ed Angelo che condividono con loro la passione per la natura e la Sicilia.


Trente e Filip









Passiamo due intense settimane da Frutteto Fogliarino, come al solito non ci si vorrebbe mai lasciare così presto, proprio ora che stavamo iniziando a conoscerci. Per l’ultima serata insieme, Angelo, decide così di prepararci per cena il macco, un piatto tipico siciliano a base di fave, la nostra passione.
Ci salutiamo con qualche lacrimuccia, riuscendo anche a far commuovere Cristina, olè!!!!…….

sabato 5 ottobre 2013

Piccapane


www.piccapane.it


Wow, che botta!!!…..

Quest'ultimo mese in terra salentina è stato come essere nel bel mezzo di un ring durante un incontro di pugilato, una pura cazzottata di emozioni a ritmo di taranta.
Ancora storditi vogliamo raccontarvi di Piccapane, la palestra dove ci siamo allenati.






Siamo a Cutrofiano, un piccolo paese nel cuore del Salento, un punto strategico per i vacanzieri (in poco più di mezz'ora si raggiunge sia la costa tirrenica che quella ionica), ma soprattutto è una terra fertile dove ulivi centenari ne fanno da padrona e dove la vita procede lenta, bilanciando così il ritmo frenetico della taranta, una costante delle nostre serate salentine.


Palme ultracentenarie a Lecce


Imbarcazioni al porto di Otranto



Noi, dopo aver passato una decina di giorni nel Gargano a Monte Sant’ Angelo, arriviamo da Piccapane i primi di Settembre ed incontriamo subito Giuseppe seduto sul tavolo in veranda, ci offre un buon melone fresco, noi raccontiamo di noi e lui ci racconta di Piccapane, di com'è nato e dei suoi progetti futuri.


Fichi d'India appena raccolti 

Tea break

Piccapane è il sogno di Giuseppe, un ragazzo di 43 anni che, dopo aver vissuto e studiato una decina d'anni nel freddo nord ha deciso di tornare nella sua terra e racchiudere nei vecchi terreni ormai abbandonati appartenuti ai nonni tutti i suoi sogni.
L'idea è stata quella di creare una piccola comunità agricola multifunzionale dove tante piccole attività si integrano tra di loro, cercando di riproporre il modello agricolo di un tempo, quello che si faceva nelle vecchie masserie.
Si sono così recuperati ulivi abbandonati, varietà antiche di cereali ed ortaggi.







Relax


Rimaniamo subito affascinati dal suo progetto.
La BioOsteria è un'idea nata da circa un anno con l'intento di fare una sorta di educazione alimentare al cliente, si è così cercato di recuperare una dieta appartenuta ai nostri nonni.
La quasi totalità del cibo viene dagli orti di Piccapane.
Il menù è quindi privo di cibi animali e latticini, cibi che ormai dominano la dieta attuale.
E la scelta si è rivelata vincente vista la quantità di gente che anima le serate di Piccapane che, oltre al cibo, offre musica e spettacoli ogni fine settimana. 
Per chi poi, dopo le lunghe nottate salentine, desidera dormire lì e gustarsi una sontuosa colazione c'è anche un bellissimo Agri-Ostello all'interno di un'antica casa colonica completamente ristrutturata.


 Il pane di David appena sfornato


Il forno a legna

Lavoriamo principalmente la mattina insieme agli altri wwoofers ospiti da Giuseppe guidati da Jo, Massimiliano e Saverio, i tre ragazzi che si occupano della gestione degli orti e dell'uliveto.
Dagli orti si ricavano le verdure per la BioOsteria e per la trasformazione di prodotti quali sott'oli e patè.
L'olio invece è una combinazione di olive leccina, ogliarola e cellina che garantiscono un ottimo e profumatissimo olio extra vergine.


L'oliveto

Scilla marittima

Tramonto a Piccapane


Ex cava di bauxite nei pressi di Otranto

Oltre agli ulivi e agli orti si coltivano 3 ettari di Grano Senatore Cappelli e Grano del Faraone i quali vengono trasformati in pasta artigianale, le mitiche friselle tradizionali e quelle all'olio d'oliva, entrambe lievitate esclusivamente con pasta madre.

La splendida Baia dell'Orte


Passiamo circa un mese da Piccapane, intenso come mai ci saremmo immaginati.




Comignoli a Gallipoli





Impariamo a fare pane e pizza nel forno a legna grazie a David, il quale ci insegna ogni possibile trucco per una lievitazione perfetta, esploriamo ogni angolo di Salento, mangiamo fichi a volontà alla ricerca del fico perfetto (in Salento ci sono più di 300 specie, immaginate voi assaggiarli tutti), conosciamo ragazzi da ogni parte del mondo che, con le loro idee ed i loro sogni, ci spingono a continuare a viaggiare, ad essere curiosi, a cercare, nel nostro piccolo, di far riflettere ed incuriosire chi, come noi, desidera una vita diversa, una vita piena di fichi……


Tramonto salentino