domenica 10 novembre 2013

I Giardinazzi


Vittorio

Vittorio è probabilmente il personaggio più incredibile che mai avremmo potuto incontrare durante il nostro viaggio.

Lo conosciamo questa primavera all’assemblea annuale del wwoof nell’Eco-villaggio di Panta Rei a Passignano sul Trasimeno, con il suo immancabile gilet e il suo banchetto di legno, gli diamo la nostra parola di andarlo a trovare quest’autunno in Sicilia, dove vive e gestisce la sua piccola attività.



Sali da bagno

Lasciamo così la provincia di Catania ed arriviamo nel centro della Sicilia, al centro di una stupenda riserva naturale non molto lontano da Piazza Armerina.
Trovare casa di Vittorio è impossibile, dalla strada principale ci sono circa venti minuti di sterrato, dossi, ghiaia, rami e mucche, ci facciamo così venire a prendere e scortare fino a casa, mettendo in serio pericolo l’incolumità della nostra pandina.


Un pastore con il suo gregge sulla strada per I Giardinazzi






L'enorme melograno regalatoci da un amico di Vittorio

L’azienda è piccola, 3 ha, e include un frutteto con diverse varietà: in particolare svariati alberi di Prunus Mume per la produzione di UMEBOSHI, un orto sinergico per le verdure e la coltivazione di erbe aromatiche, agrumi, e fiori per la preparazione, in laboratorio, di prodotti di cosmesi naturale al 100%, un noccioleto ed una zona boschiva per le erbe spontanee e la legna.





Raccolta del Finto Pepe 



Originario di Como, Vittorio fà una vita incredibile, all’età di vent’anni lascia l’Italia e và in Inghilterra a studiare, insegna storia e letteratura italiana per circa 15 anni a Londra e 5 anni li passa a Melbourne, in Australia, gestisce l’orto sinergico del Kushi Institute di Boston, passa un breve periodo a Bali dove impara le tecniche di produzione di cosmesi naturale e decide, circa 30 anni fà, di stabilirsi in Sicilia.




Il Finto Pepe

Inizia così in questi anni a sperimentare varie tecniche per produrre cosmesi naturale, in Sicilia trova tutto ciò di cui ha bisogno e  sviluppa così una serie di prodotti da vendere ai mercati della Sicilia ed in tutta Italia.
Noi arriviamo proprio nel momento in cui c’è da prepararsi per i mercatini invernali, ciò vuol dire che abbiamo la possibilità di partecipare e capire come ogni sua creazione viene pensata e prodotta.


Pot Pourri per l'ambiente


Oli essenziali di Agrumi

Emulsione per Peeling


Tutto ciò che impariamo da lui è frutto di ricerche durate anni e abbiamo la prova che il tutto sia 100% naturale, quasi a km 0 visto che vicino a lui si trova praticamente ogni cosa, dagli agrumi alle mandorle, dal sale di Sicilia alle piante e fiori, dal miele all’argilla, dall’acqua di sorgente ad un paesaggio che da solo può ispirare a creare qualsiasi tipo di opera.








Vittorio è una persona che potresti ascoltare ore ed ore senza mai stancarti, passare i giorni in laboratorio con lui a preparare sali da bagno, creme, scrubs e oli da massaggio è un’esperienza che non dimenticheremo mai. Ci insegna tanto, gli piace vedere giovani curiosi ed interessati a conoscere il suo mondo.








Lupo il Lupo


Decidiamo di fermarci da lui quasi un mese, vogliamo aiutarlo a finire tutti i prodotti prima della sua partenza per il nord e poi, pensandoci e ripensandoci, crediamo che sia giusto finire questo viaggio in Sicilia da lui, una persona che ci ha dato tanto e ci ha insegnato ancora una volta che per vivere bene e serenamente basta poco, veramente poco.

Grazie ancora Vittorio, ti vogliamo bene.






martedì 5 novembre 2013

Detersivo per piatti 100% ecologico




Durante il nostro viaggio uno dei temi principali è la salvaguardia dell’ambiente. 
Molti ne parlano ma sono veramente pochi quelli che agiscono per cambiare qualcosa. 
Negli ultimi decenni il nostro pianeta ha continuato a subire un processo di degradazione ambientale difficilmente arrestabile, dovuto in massima parte proprio alle attività umane. A causa dell’inquinamento oggi molte specie rischiano l’estinzione, come pure la nostra subisce i danni di tutto ciò. Dall’aria irrespirabile di alcune zone urbane all’agricoltura intensiva che ci porta sulla tavola cibi di scarsa qualità carichi di pesticidi ed erbicidi, dalla mancata gestione dei rifiuti all’enorme inquinamento delle nostre acque.

Molti di noi si sentono impotenti riguardo a tutto ciò, in realtà ognuno di noi può fare qualcosa per invertire, in piccola parte, questo processo di degrado.

Oggi vogliamo spiegarvi come fare un detersivo per i piatti 100% ecologico fatto in casa.
I detersivi convenzionali contengono sostanze altamente tossiche (tensioattivi, parabeni, perossidi, sbiancanti) per noi e per l’ambiente, sostanze che poi finiscono nelle nostre acque e nei nostri cibi.
Per questo motivo è sicuramente preferibile l’acquisto di detersivi ecologici composti da formulazioni basate su ingredienti di derivazione vegetale. Il limite purtroppo è il prezzo.

Perché quindi non realizzarcelo da noi in modo semplice ed economico... Con pochi ingredienti che magari abbiamo già in casa possiamo avere un detersivo con lo stesso potere pulente di quelli tradizionali ma che garantisce l’assenza di elementi chimici nocivi per noi e per l’ambiente.


Materiali: una pentola, un imbuto, un frullatore ed un flacone per    
           detersivi.

Ingredienti per circa 1l: 8 limoni, 800 ml d'acqua, 300 gr di sale 
                          fino, 200 ml d'aceto

Ingredienti

Procedimento: Far bollire i limoni fino a quando non si saranno 
              ammorbiditi, tagliarli a pezzetti e privarli dei semi.
              Frullare i limoni e versare il tutto in una pentola  
              insieme ad acqua, aceto e sale. Portare ad ebollizione 
              mescolando di tanto in tanto. Spegnere il fuoco ed  
              amalgamare il tutto con un frullatore ad immersione. 
              Trasferire il detersivo in un flacone o in un 
              barattolo di vetro una volta raffreddato (Ci si può 
              aiutare con un colino per evitare che rimangano 
              residui).


La consistenza che dovrete ottenere

Semplice vero.....


martedì 15 ottobre 2013

Frutteto Fogliarino



Arriviamo in Sicilia dopo un incredibile viaggio di due giorni risalendo la Puglia, attraversando tutta la Calabria e passando poi lo stretto di Messina, ringraziando la nostra fidata pandina per non mollarci mai, anche nei percorsi più estremi.


Totò ci osserva curioso al nostro arrivo

Il nostro primo incontro sarà con Angelo e Cristina ed il loro Frutteto Fogliarino.


Colata lavica ai piedi dell'Etna

A Piedimonte Etneo ci troviamo, come suggerisce il nome, proprio ai piedi dell’Etna. Una terra di una bellezza disarmante, ricca e fertile come poche, scelta da noi come primo incontro con la Sicilia.




Tagli per estrarre la resina di pino

Il viaggio da Messina è breve ma, se non si hanno indicazioni corrette ed una buona mappa, in Sicilia si rischia di rimanerci intrappolati (il che non sarebbe così male!!!).
Chiamiamo così Cristina per darci le indicazioni e arriviamo senza problemi da Frutteto Fogliarino.


La giungla di Frutteto Fogliarino

Circa un centinaio di piante da frutto, ulivi, un bellissimo orto terrazzato ed una vigna sono le caratteristiche dell’ettaro di terra che Cristina ed Angelo hanno rilevato e riportato allo splendore sei anni fà.


Angelo e Cristina

Angelo, Catanese ex architetto e guida turistica e Cristina, danese di origine che per anni lavora nel mondo del turismo in Italia e all’estero, si incontrano e decidono insieme di partire con il loro progetto.
Amano la Sicilia, lavorare la terra, il buon cibo e tanta compagnia.



La nostra stanza


L'Etna di prima mattina

Alloggiamo in una roulotte extra-lusso che per circa un anno è stata la loro stanza da letto durante la costruzione della casa, la spettacolare vista sull’Etna che abbiamo dal terrazzino è la ciliegina sulla torta.



Ladri di fichi d'India





Partecipiamo principalmente alla costruzione di una nuova parte di casa che sarà poi la nuova sala. 
Tagliamo la legna per l’inverno, raccogliamo frutti e le prime olive che saranno poi trasformate in olive da tavola e profumatissimo olio siciliano.
Ci divertiamo, in Sicilia si và ancora al mare e Cristina, ogni pausa pranzo corre a farsi un bagno
nella splendida spiaggia, ormai deserta, sotto casa. 







Raggiungiamo probabilmente l’apice del nostro viaggio in Sicilia il secondo giorno, in paese c’è la festa della vendemmia e la sera suona un famoso cantante di musica popolare catanese, BriganTony.
Angelo e Cristina insistono nel portarci dicendo che non possiamo assolutamente perdere il suo concerto, ed hanno ragione.
Brigantony canta la Sicilia, soprattutto la sua Catania, i testi sono ricolmi di parolacce, battute sconce e doppisensi ma anche messaggi sociali e scenette dedicate alla politica, criticando l’operato degli ultimi anni in Sicilia.
Tutti lo conoscono e tutti cantano in coro le sue canzoni, ci divertiamo e andiamo a letto cantando La Sucalora (il biberon in dialetto catanese), canzone che non ci è ancora andata via dalla testa.


In cammino sull'Etna guidati da Angelo









La discesa negli inferi

Abbiamo anche l’opportunità di partecipare alla nostra seconda vendemmia da “Terre di Trente”, un’azienda vicina gestita per l’appunto da Trente, canadese e Filip, belga, due simpatici amici di Cristina ed Angelo che condividono con loro la passione per la natura e la Sicilia.


Trente e Filip









Passiamo due intense settimane da Frutteto Fogliarino, come al solito non ci si vorrebbe mai lasciare così presto, proprio ora che stavamo iniziando a conoscerci. Per l’ultima serata insieme, Angelo, decide così di prepararci per cena il macco, un piatto tipico siciliano a base di fave, la nostra passione.
Ci salutiamo con qualche lacrimuccia, riuscendo anche a far commuovere Cristina, olè!!!!…….

sabato 5 ottobre 2013

Piccapane


www.piccapane.it


Wow, che botta!!!…..

Quest'ultimo mese in terra salentina è stato come essere nel bel mezzo di un ring durante un incontro di pugilato, una pura cazzottata di emozioni a ritmo di taranta.
Ancora storditi vogliamo raccontarvi di Piccapane, la palestra dove ci siamo allenati.






Siamo a Cutrofiano, un piccolo paese nel cuore del Salento, un punto strategico per i vacanzieri (in poco più di mezz'ora si raggiunge sia la costa tirrenica che quella ionica), ma soprattutto è una terra fertile dove ulivi centenari ne fanno da padrona e dove la vita procede lenta, bilanciando così il ritmo frenetico della taranta, una costante delle nostre serate salentine.


Palme ultracentenarie a Lecce


Imbarcazioni al porto di Otranto



Noi, dopo aver passato una decina di giorni nel Gargano a Monte Sant’ Angelo, arriviamo da Piccapane i primi di Settembre ed incontriamo subito Giuseppe seduto sul tavolo in veranda, ci offre un buon melone fresco, noi raccontiamo di noi e lui ci racconta di Piccapane, di com'è nato e dei suoi progetti futuri.


Fichi d'India appena raccolti 

Tea break

Piccapane è il sogno di Giuseppe, un ragazzo di 43 anni che, dopo aver vissuto e studiato una decina d'anni nel freddo nord ha deciso di tornare nella sua terra e racchiudere nei vecchi terreni ormai abbandonati appartenuti ai nonni tutti i suoi sogni.
L'idea è stata quella di creare una piccola comunità agricola multifunzionale dove tante piccole attività si integrano tra di loro, cercando di riproporre il modello agricolo di un tempo, quello che si faceva nelle vecchie masserie.
Si sono così recuperati ulivi abbandonati, varietà antiche di cereali ed ortaggi.







Relax


Rimaniamo subito affascinati dal suo progetto.
La BioOsteria è un'idea nata da circa un anno con l'intento di fare una sorta di educazione alimentare al cliente, si è così cercato di recuperare una dieta appartenuta ai nostri nonni.
La quasi totalità del cibo viene dagli orti di Piccapane.
Il menù è quindi privo di cibi animali e latticini, cibi che ormai dominano la dieta attuale.
E la scelta si è rivelata vincente vista la quantità di gente che anima le serate di Piccapane che, oltre al cibo, offre musica e spettacoli ogni fine settimana. 
Per chi poi, dopo le lunghe nottate salentine, desidera dormire lì e gustarsi una sontuosa colazione c'è anche un bellissimo Agri-Ostello all'interno di un'antica casa colonica completamente ristrutturata.


 Il pane di David appena sfornato


Il forno a legna

Lavoriamo principalmente la mattina insieme agli altri wwoofers ospiti da Giuseppe guidati da Jo, Massimiliano e Saverio, i tre ragazzi che si occupano della gestione degli orti e dell'uliveto.
Dagli orti si ricavano le verdure per la BioOsteria e per la trasformazione di prodotti quali sott'oli e patè.
L'olio invece è una combinazione di olive leccina, ogliarola e cellina che garantiscono un ottimo e profumatissimo olio extra vergine.


L'oliveto

Scilla marittima

Tramonto a Piccapane


Ex cava di bauxite nei pressi di Otranto

Oltre agli ulivi e agli orti si coltivano 3 ettari di Grano Senatore Cappelli e Grano del Faraone i quali vengono trasformati in pasta artigianale, le mitiche friselle tradizionali e quelle all'olio d'oliva, entrambe lievitate esclusivamente con pasta madre.

La splendida Baia dell'Orte


Passiamo circa un mese da Piccapane, intenso come mai ci saremmo immaginati.




Comignoli a Gallipoli





Impariamo a fare pane e pizza nel forno a legna grazie a David, il quale ci insegna ogni possibile trucco per una lievitazione perfetta, esploriamo ogni angolo di Salento, mangiamo fichi a volontà alla ricerca del fico perfetto (in Salento ci sono più di 300 specie, immaginate voi assaggiarli tutti), conosciamo ragazzi da ogni parte del mondo che, con le loro idee ed i loro sogni, ci spingono a continuare a viaggiare, ad essere curiosi, a cercare, nel nostro piccolo, di far riflettere ed incuriosire chi, come noi, desidera una vita diversa, una vita piena di fichi……


Tramonto salentino